Nazioni in cerca di stato by Paolo Perri

autore:Paolo Perri [Perri, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Donzelli Editore

1. Decolonizzare l’Europa: discorsi comuni, risposte diverse.

Per comprendere le istanze e le rivendicazioni delle comunità di cui i partiti nazionalisti tentarono di farsi interpreti, unendole alle richieste di autogoverno, proveremo a distinguerle in base alle loro caratteristiche socio-economiche. E proprio in quest’ottica, ricorrendo inizialmente al modello interpretativo proposto da Emanuele Massetti, definiremo aree a maggioranza operaia (working class regions) quelle regioni – come la Scozia, il Galles e l’Irlanda del Nord – caratterizzate dalla concentrazione di industrie pesanti e dalla presenza di una numerosa classe operaia sindacalizzata. Si tratta di aree che hanno vissuto periodi di forte crescita economica e relativo benessere in passato, ma che nella seconda metà del XX secolo, in seguito al processo di de-industrializzazione, hanno registrato un netto impoverimento e la comparsa di gravi tensioni sociali. Ci sono poi le regioni scarsamente industrializzate e/o prevalentemente rurali: quelle aree periferiche o insulari – nel nostro caso Galizia, Bretagna e Corsica – dove lo sviluppo economico ha incontrato maggiori difficoltà a causa della mancata industrializzazione e che si sono dimostrate incapaci di avviare processi di modernizzazione nei settori emergenti. Il terzo caso è invece quello delle aree più sviluppate, quelle che Christopher Harvie definisce «regioni borghesi»8, caratterizzate invece dall’alta concentrazione di imprese private, soprattutto nei settori economici in crescita e nel terziario. Queste regioni – Catalogna, Paesi Baschi e Fiandre – industrializzate o meno che fossero, si sono trasformate dalla fine degli anni settanta in vere e proprie «locomotive economiche», contribuendo in maniera preponderante ai bilanci dei rispettivi stati9. Tre tipologie di contesti economici diversi, quindi, che influirono in maniera determinante sull’evoluzione ideologica dei movimenti nazionalisti proprio a partire dal secondo dopoguerra.

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